Descrizione
Lo smaltimento dei reflui in una città come in un qualunque altro agglomerato di abitazioni è un problema di imprescindibile importanza, in cui l’uomo è coinvolto da migliaia di anni.
Al giorno d’oggi, al fine di assicurare ecosostenibilità e massima igiene a tutti noi individui è fondamentale la gestione corretta ed efficiente del sistema fognario efficiente.
Ripassiamo brevemente il ciclo idrico: l’acqua presente nei fiumi evapora e forma delle nuvole, per poi trasformarsi in pioggia e penetrare nel suolo. L’acqua che filtra dai terreni, insieme a quella di scarico proveniente dalle nostre abitazioni, confluisce nelle falde acquifere, delle naturali “vasche” sotterranee che per quasi la metà della popolazione mondiale rappresentano la prima fonte di acqua dolce; è da qui, dunque, che proviene la maggior parte della risorsa idrica che usiamo quotidianamente nelle nostre case. Spesso diamo per scontato quella che esce dai nostri rubinetti sia sicura e pulita, ma non è sempre così.
Ebbene, purtroppo, tutt’oggi si verificano casi di gestioni non accorte, in cui le acque reflue vengono illegalmente scaricate nelle falde acquifere senza essere state in precedenza trattate sufficientemente (per legge questo processo è obbligatorio, e si svolge tramite appositi impianti di depurazione).
La sicurezza dell’acqua che beviamo dal rubinetto, quella con cui ci laviamo o facciamo il bucato dipende molto dalla capacità di preservare le falde acquifere dall’inquinamento, attraverso l’implementazione di impianti fognari in grado di raccogliere correttamente le acque di scarico e depurarle.
Il prezzo delle acque reflue non trattate sul nostro Pianeta è reale e pressante e provoca un impatto considerevole sui fiumi e sui rispettivi ecosistemi; viene stimolata la diffusione di alghe tossiche e i processi di autodepurazione del fiume rallentano in modo significativo mentre la struttura della comunità cambia radicalmente, in modo simile a come un incendio incontrollato devasta un ecosistema forestale.
Ma gli effetti più pesanti riguardano innanzitutto la nostra stessa salute, minacciata da un trattamento non sempre sicuro ed affidabile delle acque di scarico. Le acque reflue contengono virus dannosi e migliaia di composti (fra questi ci sono fosforo e azoto in quantità elevata) e possono quindi diventare terreno fertile per batteri che costituiscono una minaccia per la nostra risorsa più vitale.
Questa non è solo un'intuizione; gli studi hanno evidenziato la correlazione tra acqua inquinata e alcune malattie infettive.
Consideriamo, ad esempio, l'agricoltura, un settore fortemente dipendente dalle fonti idriche. Secondo questo studio, le acque reflue non trattate utilizzate nell’irrigazione possono introdurre agenti patogeni pericolosi nella nostra catena di approvvigionamento alimentare, portando a malattie gravi come l’epatite A o le infezioni da E. coli. La situazione diventa ancora più preoccupante se consideriamo il contatto diretto con corpi idrici contaminati durante attività ricreative come il nuoto o la pesca. In questi scenari, i rischi di esposizione salgono alle stelle a causa della possibile ingestione di acqua inquinata.
Purtroppo, non di rado, l’acqua che raggiunge le falde contiene anche i reflui delle nostre abitazioni, non sufficientemente depurati e quindi ricchi di impurità e sostanze inquinanti.
Non dobbiamo quindi trascurare le sollecitazioni da parte delle autorità competenti, che talvolta ci chiedono di adeguare i nostri impianti fognari: non si tratta di adempire superflue norme burocratiche, bensì di contribuire consapevolmente al miglioramento della qualità dell’acqua che usiamo ogni giorno, fattore di considerevole impatto sulla nostra salute, affinché le nostre falde idriche rimangano nel futuro disponibili all’uso potabile.
(Redatto da Agnese Possamai il 07.06.2024)