La legionella

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Informazioni relative al batterio e alla malattia contraibile da esso

Data:

23 Settembre 2024

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Descrizione

Legionella, che cosa è?

La legionella è causata da batteri diffusi in natura, solitamente trovabili in ambienti come fiumi, laghi, sorgenti termali e ambienti umidi generali. Può colonizzare ambienti idrici artificiali nei singoli edifici, piscine, fontane e torri di raffreddamento e costituire perciò un problema sanitario.

All'interno degli impianti idrici la legionella si può trovare sia in forma libera nell'acqua, che ancorata al biofilm, cioè ad una pellicola di microrganismi (batteri, alghe, protozoi, virus, ecc.) immersi in una matrice di depositi calcarei. Qui trova sostentamento e riparo da concentrazioni dei disinfettanti che in generale sarebbero in grado di uccidere o inibire le forme a vita libera. Tra gli impianti a rischio di contaminazione da legionella però, oltre a quelli idrici, vanno considerati anche gli impianti di aerazione (aeraulici), gli impianti di raffreddamento e condizionamento dell’aria.

La legionella è stata così nominata dopo che nel 1976 una grave epidemia si diffuse tra i partecipanti al raduno di una organizzazione di veterani statunitensi del Vietnam, la ”Legione americana”, al Bellevue Stratford Hotel di Philadelphia.

 

Legionella, come si contrae? Che patologie può causare?

La legionella può causare malattia solo se inalata, bere acqua contenente il batterio non è sufficiente per contrarre la malattia. Inoltre, la legionellosi non è trasmissibile da persona a persona.

Questi batteri sono veicolati solitamente tramite aerosol contaminati (gocce microscopiche d’acqua, acqua atomizzata o nebulizzata); le infezioni delle vie respiratorie sono originate dall’aspirazione delle microgocce contenenti i batteri.

La legionella può causare diverse malattie nell’uomo, con sindromi simili all’influenza e/o gravi infiammazioni polmonari. Una grave forma d’infezione polmonare è la cosiddetta “legionellosi”, pericolosa soprattutto per le persone con un sistema immunitario indebolito. La specie maggiormente implicata nelle malattie umane è Legionella pneumophila.

Andando ad analizzare la distribuzione territoriale per l'ULSS2 non rilevano importanti anomalie di distribuzione temporale o spaziale. Tuttavia, il rischio esiste ed è quindi bene prendere precauzioni.

 

Chi è a rischio di legionellosi?

Le persone in buono stato di salute generalmente non si ammalano. Non esiste una dose infettante minima uguale per tutti: la propensione a contrarre la malattia può variare da individuo a individuo. Alcuni fattori espongono maggiormente gli individui al rischio:

  • Il sesso maschile;
  • L’età avanzata;
  • Il consumo di alcool;
  • Il fumo di sigaretta;
  • Patologie croniche del polmone o che causano immunodepressione;
  • L’uso di farmaci che causano immunodepressione.

 

Azioni preventive alla portata del cittadino

Ma quindi, se un cittadino volesse prendere misure preventive, cosa dovrebbe fare?

Esistono delle azioni che noi tutti possiamo eseguire per ridurre il rischio della contrazione della malattia, le quali sono:

  • Regolazione della temperatura dell’acqua calda e fredda: l’acqua calda deve essere maggiore ai 55 °C in ogni punto (serbatoio, erogazione, …), l’acqua fredda invece minore ai 20 °C;
  • Scorrimento dell’acqua da ogni rubinetto 1-2 volte alla settimana, soprattutto dei potenziali punti di ristagno dell’acqua, cioè rubinetti, o altri tipi di punti di erogazione, poco o mai utilizzati;
  • Evitare la presenza di tubazioni con tratti terminali ciechi che, se presenti, vanno eliminati;
  • Manutenzione periodica degli impianti: pulizia, decalcificazione e disinfezione dei punti di erogazione (rompigetto dei rubinetti e dei soffioni delle docce), pulizia e disinfezione dei filtri dei condizionatori.  In particolare, è importante che siano smontati, disincrostati con prodotti anticalcare (o aceto) ed infine disinfettati con candeggina;
  • Dopo l’utilizzo lavare gli apparecchi per aerosolterapia con soluzione fisiologica sterile (o acqua sterilizzata previa bollitura) e asciugarli accuratamente;
  • Evitare di lasciare esposte al sole e piene di acqua le canne utilizzate per il giardinaggio.

 

Chi deve quindi occuparsi della manutenzione delle strutture?

L’analisi del rischio è uno strumento fondamentale per la gestione del rischio associato alla presenza del patogeno Legionella. Le Linee guida nazionali per la prevenzione ed il controllo della legionellosi (pubblicate nel 2015) e il D. Lgs. 81/2008 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro prescrivono che i gestori di varie strutture siano responsabili dell’effettuazione della valutazione del rischio e dell’adozione delle misure utili a ridurlo. La legge non prevede obblighi di controlli per quanto riguarda le proprietà private, è però possibile fare dei controlli incaricando a propria cura e spesa una azienda privata che offre tale servizio.

 

Cosa fare in caso di positività dell’impianto?

Una volta fatte le suddette verifiche, al fine di ridurre al minimo il rischio di acquisire la malattia si raccomandano le seguenti misure di bonifica:

  • Contattare personale tecnico di fiducia per effettuare una accurata valutazione per un eventuale miglioramento dell’impianto;
  • Sostituire giunti, filtri e soffioni delle docce, tubi flessibili delle docce e di ogni altro elemento di discontinuità;
  • Decalcificare, pulire accuratamente e disinfettare serbatoi, scaldabagni e tubature. Rompigetto ai rubinetti e diffusori alle docce, vanno decalcificati, puliti accuratamente e disinfettati.

 

(Redatto da Gioele Salvatore Varriale il 23.09.2024)

Ultimo aggiornamento: 23/09/2024, 16:31

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