Descrizione
La Prefettura di Treviso mantiene informati i nostri Comuni sui continui aggiornamenti delle ordinanze del Commissario Straordinario alla Peste Suina Africana e sull'evoluzione della diffusione di questa malattia virale dei suini e cinghiali selvatici che causa un'elevata mortalità negli animali da essa infettati.
Seppur non contagiosa per l'essere umano, la malattia è molto dannosa per la nostra economia e tutti siamo chiamati a grande attenzione per non essere causa involontaria del suo malaugurato arrivo anche nel nostro territorio.
La malattia purtroppo viene facilmente trasferita da una zona all'altra anche semplicemente dalle suole delle scarpe o dai pneumatici delle auto.
Per questo motivo, chiunque dovesse essere costretto a spostarsi nelle zone interessate dai focolai di questa malattia dovrà prestare grande attenzione.
Ecco le misure di sicurezza cui sono tenuti tutti i cittadini:
- Informare tempestivamente i servizi veterinari dell'ULSS competente territorialmente (per la nostra provincia: ULSS2 0422/323753 - sanita.animale@aulss2.veneto.it) qualora ci si imbatta in una carcassa di cinghiale.
- Non abbandonare nell’ambiente avanzi o rifiuti alimentari, specialmente se contenenti carni di suino o salumi.
- Cambiarsi le scarpe e riporle in un sacchetto di plastica prima di pulirle al rientro da una passeggiata in un’area che potrebbe essere contaminata dalla peste suina.
- Durante i viaggi da paesi dell’Unione Europea con focolai di infezione, non importare in Italia prodotti a base di carne suina o di cinghiale come carne fresca o surgelata, salumi, salsicce, che non siano etichettati con bollo sanitario ovale.
- Non lasciare rifiuti alimentari in aree accessibili ai cinghiali.
La zona più vicina al Veneto interessata dalla presenza di tale malattia è attualmente la zona compresa tra la Riviera Ligure e Milano come dall'estratto della mappa qui a fianco e per visionare la mappa, in continuo aggiornamento, si può visitare il sito Peste Suina Africana (arcgis.com).
All'estero, a titolo di esempio, sono interessati dalla PSA in particolar modo diversi paesi dell'Est Europa e la Germania (fonte: Istituto Zooprofilattico delle Venezie).