Descrizione
COS’È L’AGENDA 2030
L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’O.N.U. Ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals, SDGs) e 169 traguardi, il cui raggiungimento è stato prefissato per l’anno 2030.
UNO SVILUPPO SOSTENIBILE
Fra i punti toccati da quest’ambizioso progetto alcuni riguardano un miglioramento della realtà sociale e un concreto progresso della vita degli uomini anche nei paesi più poveri, altri delle tematiche rivolte perlopiù all’ambito della sostenibilità ambientale.
In quest’ultima categoria rientrano gli obiettivi 7, 11, 12, 13, 14 e 15, che sono di fondamentale importanza non solo per la salvaguardia della Terra, ma per i nostri salute e il benessere. La lotta contro l’inquinamento, in una visione negativa, sembra sostenere ideali vaghi e inconsistenti di ambientalisti ribelli, quando in realtà è fondata su lampanti evidenze scientifiche sui danni alla nostra salute.
L’INQUINAMENTO, UNA MINACCIA PER L’UOMO
Il mondo in cui viviamo è davvero in pericolo e lo sono conseguentemente anche le condizioni di vita degli uomini; secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S., agenzia delle Nazioni Unite), ad esempio, nel mondo quasi 9 milioni di persone ogni anno muoiono a causa dell’inquinamento ambientale generale. Inoltre, dagli studi dell’Energy Policy Institute dell’università di Chicago (E.P.I.C.) è emerso come i livelli di inquinamento del 2021 abbiano sottratto 2, 3 anni all’aspettativa di vita media globale: un impatto pari a quello dovuto all’uso del tabacco e più grave dell’Hiv/Aids o delle carenze nutrizionali.
Una situazione particolarmente drammatica è quella dell’Africa; secondo i dati del rapporto "State of Global Air Quality and Health Effects” in questo continente l'inquinamento atmosferico è il secondo fattore di rischio di morte dopo la malnutrizione.
Dati estremamente preoccupanti riguardano anche il nostro Paese (fonte: I.S.S., Istituto Superiore di Sanità): sono 91.000 all’anno (circa il 14% del totale), di cui 8.400 per il solo inquinamento atmosferico, le morti attribuite alle cause ambientali. I bambini sono i più esposti ai rischi ambientali: sotto i 19 anni, la percentuale di decessi dovute a cause ambientali per loro a livello europeo sale al 34%.
LA CAUSA PRINCIPALE
A contribuire in modo più che significativo all’inquinamento, e quindi alla crescita esponenziale dei numeri appena riportati, è innanzitutto il consumo di energia. Un fattore sempre in aumento che è direttamente proporzionale all’impegno, purtroppo per la gran parte di noi inesistente, che ogni singolo individuo dimostra nei confronti dell’ambiente nella vita quotidiana.
Partiamo dalle basi: il surriscaldamento globale, pericolo sempre più grande per l’umanità, è dovuto all’abbondanza di anidride carbonica e altri gas serra in stato gassoso nell’atmosfera. E le loro emissioni, dovute all’attività del settore energetico globale, continuano a crescere a dismisura. Secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia (I.E.A. - autorità energetica mondiale di cui l’Italia è membro), negli ultimi decenni sono aumentate del 53% in tutto il mondo: questo a causa della sola produzione di energia elettrica.
L’ENERGIA SOSTENIBILE PER COMBATTERE L’INQUINAMENTO
È quindi dovere sia di noi, singoli individui, sia delle Istituzioni l’impegno a produrre energia “pulita” e a farne un uso consapevole, come ci propone l’obiettivo 7 dell’Agenda 2030.
La prima soluzione da attuare è la produzione e l’utilizzo di energia pulita, che offre numerosi vantaggi quali un impatto ambientale molto più basso, la riduzione dell’inquinamento delle falde acquifere e la diminuzione di emissioni di gas ad effetto serra e di altri elementi inquinanti nell’aria.
Tuttavia, la riduzione della dipendenza dalle fonti di energia non rinnovabili non è sufficiente per perseguire i buoni propositi di ecosostenibilità dell’Agenda 2030. Infatti, per raggiungere gli obiettivi prefissati, è fondamentale instaurare anche una politica di risparmio energetico e di riduzione degli sprechi che assicuri il più possibile un consumo proporzionale alle reali esigenze della popolazione.
Lo sperpero di energia, che ci impone una sovraproduzione rispetto alle reali esigenze, compromette seriamente la salute nostra e del nostro Pianeta.
MA COME POSSIAMO AIUTARE L’AMBIENTE?
Al fine di gettare le basi per costruire un futuro più ecosostenibile, anche nel nostro piccolo possiamo contribuire al risparmio dell’energia elettrica mettendo in pratica alcuni semplici accorgimenti nella vita di tutti i giorni, come i seguenti:
- Spegnere le luci e gli apparecchi elettrici quando non vengono utilizzati
- Utilizzare lampadine a basso consumo
- Scegliere elettrodomestici ad alta classe energetica
- Fare la doccia invece del bagno
- Limitare l’uso del condizionatore
- Utilizzare gli elettrodomestici in modo consapevole
In questo modo è possibile risparmiare sulle bollette mensili e contemporaneamente offrire un aiuto prezioso al Pianeta.
Per quanto riguarda l’energia correlata ai trasporti, invece, è caldamente consigliato un uso ridotto ai limiti delle necessità dell’automobile e preferire spostamenti a piedi, in bicicletta o sui mezzi pubblici.
Spesso tutte le colpe e le responsabilità in merito al fenomeno dell’inquinamento vengono a priori scaricate sulle decisioni delle autorità, dei capi delle multinazionali, dei politici, quando sono innanzitutto le piccole azioni di ogni singolo individuo a fare la differenza. È importante riconoscere il valore di attenzioni apparentemente banali e l’impatto positivo che esse hanno sulla realtà che ci circonda; per quanto sembri assurdo, anche i nostri piccoli grandi gesti contribuiscono di fatto a regolare i tassi di morte per inquinamento precedentemente riportati.
I VIVENTI SONO IN PERICOLO
Riducendo la produzione di energia non rinnovabile, si spiana il percorso verso il raggiungimento degli obiettivi 13, 14 e 15 dell’Agenda 2030; infatti, la salute – talvolta addirittura la sopravvivenza - di molte specie viventi, compresa la nostra, si trova in una condizione di precarietà causata dal danneggiamento che noi stessi apportiamo verso i nostri habitat.
Ad esempio, gli abitanti marini si trovano in situazioni parecchio a rischio dovendo fare i conti con il recente fenomeno dell’acidificazione degli oceani, di cui sono responsabili proprio le grandi emissioni di anidride carbonica dovute alla produzione di energia.
Per quanto riguarda anche gli altri animali terrestri, la loro estinzione è minacciata principalmente dal medesimo motivo; l’Agenda 2030, quindi, promuovendo uno sviluppo sostenibile, si schiera a favore del benessere nello stesso tempo ambientale, umano e animale.
È questa consapevolezza che dovrebbe spingere l’uomo a compiere dei gesti concreti per salvaguardare l’intera Terra, compreso ogni singolo suo abitante.
E' possibile approfondire l'argomento leggendo anche la sezione dedicata all' ENERGIA sul sito del Comune.
(Redatto da: Agnese Possamai, 29.05.2024)