Casa Battistella, ora biblioteca comunale
Piazza Vittorio Emanuele II 9
La biblioteca comunale nasce grazie alla donazione al Comune di Pieve di Soligo da parte di Maddalena Battistella Moccia, in ricordo ed onore dei propri genitori Giacomo Battistella e Maria Della Bortola e “per l’elevazione morale, civica e culturale della cittadinanza“, della propria dimora di famiglia, una bella palazzina ottocentesca affacciata alla piazza Vittorio Emanuele II.
Dpo che nel 1989 viene approvato e avviato il progetto per la realizzazione della sede della biblioteca, nel 2003 vede la luce il progetto degli arch. Camillo Soldera e Luis Piai per la realizzazione di una sala polivalente annessa alla biblioteca comunale, oggi Auditorium Battistella Moccia dedicato alla donatrice dell’edificio, coperta da una struttura lignea quale elemento architettonico di rilievo risultando la sala stessa chiusa tra fabbricati e pertanto senza apprezzabili elementi di prospetto. Tale struttura è formata da due grandi travature gemellate sagomate e curvate che salgono da sud a nord creando un vano platea con altezze progressivamente maggiori via via che si raggiunge l’area del palco. Su ogni singola trave sagomata si innescano lateralmente le travature principali di sostentamento della copertura e secondarie di chiusura superiore del vano platea. Tali travature secondarie seguono l’andamento delle travi curvilinee e sorreggono il controsoffitto, caratterizzando così la movimentazione dell’ambiente interno.
Nel 2004 viene realizzato, sempre su progetto degli egli arch. Camillo Soldera e Luis Piai, un intervento di risanamento conservativo per la realizzazione della nuova sala di lettura con copertura del giardino interno.
Dpo che nel 1989 viene approvato e avviato il progetto per la realizzazione della sede della biblioteca, nel 2003 vede la luce il progetto degli arch. Camillo Soldera e Luis Piai per la realizzazione di una sala polivalente annessa alla biblioteca comunale, oggi Auditorium Battistella Moccia dedicato alla donatrice dell’edificio, coperta da una struttura lignea quale elemento architettonico di rilievo risultando la sala stessa chiusa tra fabbricati e pertanto senza apprezzabili elementi di prospetto. Tale struttura è formata da due grandi travature gemellate sagomate e curvate che salgono da sud a nord creando un vano platea con altezze progressivamente maggiori via via che si raggiunge l’area del palco. Su ogni singola trave sagomata si innescano lateralmente le travature principali di sostentamento della copertura e secondarie di chiusura superiore del vano platea. Tali travature secondarie seguono l’andamento delle travi curvilinee e sorreggono il controsoffitto, caratterizzando così la movimentazione dell’ambiente interno.
Nel 2004 viene realizzato, sempre su progetto degli egli arch. Camillo Soldera e Luis Piai, un intervento di risanamento conservativo per la realizzazione della nuova sala di lettura con copertura del giardino interno.
Pagina aggiornata il 17/01/2024