Villa Brandolini “dentro” il paesaggio di Elio Armano

Pubblicata il 06/06/2020
Dal 06/06/2020 al 25/10/2020

Si inaugura sabato 13 giugno alle ore 18.00 la personale di Elio Armano dopo il rinvio. Un allestimento di esplicita impronta ambientalista; all'inizio del percorso, dove nella grande vasca di cenere e arbusti carbonizzati che richiama i mutamenti climatici, l’artista Elio Armano ha voluto inserire un esplicito richiamo al particolare periodo dell’emergenza COVID-19.
 
Villa Brandolini e il suo magnifico parco storico, incastonati in un ambiente collinare tra i più suggestivi d’Italia, perfetto emblema della bellezza del paesaggio delle terre che dalle Alpi scendono alla Laguna, ospiteranno a partire dal prossimo 14 giugno la personale "Elio Armano. Dentro il paesaggio - Quasi un'antologica” che raccoglie le opere scultoree tra le più significative del percorso artistico del Maestro: da “L’uomo seduto” del 1965, emblema delle inquietudini imposte dall’avvento delle nuove tecnologie, ai multiformi cicli delle terrecotte, ricche di riferimenti a memorie del passato più arcaico e originario e insieme anticipazioni di un futuro solo ipoteticamente immaginabile.  Si va così dai giardini, ai paesaggi, alle svariate serie di segni, tracce, frecce, stilemi puntuti, tubuli, baccelli, alle misteriose città senza tempo, alle enigmatiche “teste” vuote e forate, inquietanti figure della società dell’informazione, ai “Bottoni cosmici” frutto di una più pacata e rasserenante esigenza di contemplazione.

A testimonianza della capacità di Armano di non rimanere condizionato dalle misure imposte dall’impiego della creta e dalle dimensioni dei forni di cottura, sono altresì esposti un significativo bosco in acciaio corten, delle grandi assi inclinate volte a riaffermare il valore del lavoro dell’uomo e la sua capacità di sfuggire a ogni determinismo e delle coloratissime Scale dell’anima”, metafora dei suoi diversi destini di ascesa e di caduta.
 
Meditando sulle contraddizioni che rischiano di minare la permanenza stessa della vita sulla terra, Armano ha altresì creato due installazioni site specific: “Geoflebo” sull’inarrestabile diffondersi della siccità e una vasta e lacerante testimonianza sul dilagare catastrofico degli incendi, frutto del surriscaldamento globale. Pieve di Soligo omaggia l’artista nei suoi 75 anni e porta il suo pensiero in queste terre da lui tanto amate e apprezzate per il paesaggio, in particolare le colline “pettinate” a cui molte opere presenti in mostra si ispirano. L’esito di questo intenso lavoro di allestimento vedrà il perdurare dell’evento con un’opera appositamente pensata per il centenario della nascita del suo amico poeta Andrea Zanzotto e affine pensatore.

“E’ raro - riporta il Sindaco di Pieve di Soligo Stefano Soldan - trovare in un artista e nella sua personalità, le caratteristiche di uno sciamano come Armano che attraverso l’arcaico rito del modellare con le mani gli elementi, li plasma per originare oggetti e composizioni solo nell’apparenza semplici. Nella sua opera si ritrova, in una continuità storica rarissima, la stessa essenza e necessità di espressione della civiltà etrusca. Elio Armanno non è uomo di copia ma di continuità con la storia e la sua ricerca denuncia in modo chiaro, il profondo attaccamento alla natura delle cose e l’incessante, convulso, cambiamento, laddove avvenga in contrasto con l’equilibrio dell’ambiente”.
 

La personale è organizzata dall’Associazione Venetoarte di Vittorio Veneto con la curatela di Dino Marangon e l’allestimento di Pierangelo Zanco ed è realizzata grazie al contributo del Comune di Pieve di Soligo,
 
Villa Brandolini
Piazza Libertà 7, 31053 Pieve di Soligo (TV)
 
dal 14 giugno al 25 ottobre 2020 - inaugurazione sabato 13 giugno alle ore 18.00
Orari: venerdì e sabato 16.30-19.30 domenica 10.00-12.00 e 16.30-19.30
chiuso il 15 e 16 agosto

Ingresso libero

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Categorie CULTURA

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