Passio Domini Nostri, un'elegia sacra nel Quartier del Piave

Pubblicata il 09/05/2018

L'imponente oratorio di Mansueto Viezzer in scena lunedì 14 maggio 2018 in Duomo a Pieve di Soligo. La produzione mette insieme tre comuni, un pool di venticinque sponsor e oltre 100 esecutori sotto la guida di Carlo Rebeschini.
 
A nove anni dalla scomparsa di Mansueto Viezzer, compositore e monsignore per meriti musicali, il Comune di Pieve di Soligo e l'associazione aMaVi, insieme ai comuni di Farra di Soligo e Refrontolo e a un pool di venticinque sponsor privati, ne ricordano l'opera e la figura con la messa in scena di Passio Domini Nostri Jesu Christi. Un'opera imponente, una grande elegia sacra che mette insieme spiritualità e tradizioni del Veneto rurale e rappresenta una delle pagine più alte della musica sacra  del Novecento a Nordest. Lunedì 14 maggio nel Duomo di Pieve di Soligo alle 21 (ingresso libero) Carlo Rebeschini, pianista e direttore per anni in organico al gran teatro La Fenice di Venezia guiderà 150 esecutori nell'esecuzione del lavoro sacro. Con lui il quartetto vocale composto dai soprani Hyeonjeong Koo, Elisabetta Geronazzo, Marcella Campagnaro e dal mezzosoprano Lucia Zigoni, i cori Santa Cecilia, Una voce e S.Gallo Mansueto Viezzer guidati da Paolo Piana, Monica Barbiero e Florindo Spinazzè con la Ianus Orchestra e l'organista Roberto Padoin. La maggior parte degli esecutori è da annoversarsi tra allievi, ex interpreti e amici di don Manuseto. L'orchestra è composta quasi integralmente da strumentisti del Teatro La Fenice di Venezia. Con loro il compositore monsignore sviluppò negli anni un rapporto artistico quasi esclusivo.

La prima esecuzione di Passio domini nostri Jesu Christi avvenne il 16 Maggio 1982 nell’Abbazia di Follina. A quel tempo Mansueto Viezzer aveva 57 anni, insegnava composizione al Conservatorio di Venezia da 5 anni, ed era cappellano all’ospedale di Soligo, a pochi chilometri da Follina. Con la prima esecuzione di Passio, cominciò la parte essenziale della carriera musicale poiché da allora in poi la sua produzione si concentrò sul genere dell’oratorio. Gli oratori che ha composto rappresentano una realizzazione esemplare di musica sinfonica sacra autoprodotta in sedi decentrate. L’idea stessa di riunire con mezzi amatoriali la comunità locale di musicisti e credenti in una celebrazione corale e sinfonica che sposa tradizione religiosa e innovazione musicale è per se stessa grandiosamente controcorrente.
 
Questa coraggiosa produzione vuole essere un incontro con la musica Viezzer per tutta la Marca trevigiana, un modo per ridare voce ed ascolto alle partiture del compositore. "La sua cultura, la sua personalità artistica e umana si riflettono come voci caratteristiche e originali nei suoi componimenti musicali, abbracciando anche la realtà della sua "piccola patria" -sottolinea Luca Zaia, Governatore del Veneto-Paragona, infatti, il "ribollire del vino" alla musica, riconoscendo la ricchezza e la bellezza di questi luoghi - candidati a patrimonio Unesco dell'Umanità - ottenute con grandi sacrifici, ma espressione della robusta identità di un territorio straordinario". L'oratorio si compone di 7 quadri e sarà messa in scena nella seconda orchestrazione, quella ultimata da Viezzer per l'esecuzione del 2007. "Che cosa ha fatto Mansueto Viezzer con la sua Passio? -si chiede Marco Peretti, biografo ufficiale di Viezzer- Ha preso quei suoni che conosceva bene, quelli che lo avevano impressionato fin da piccolo nelle tradizioni e nella liturgia della settimana santa e li ha fatti suoi, reinventati, seminati nel suo campo, innestando una visione personalissima sulla notte dei tempi: ne è nata una pianta sconosciuta ma solida perché aggrappata con forza a qualcosa di così profondo da essere vivo, ancora in mezzo a noi da duemila anni“

L'intera operazione nasce sotto la regia del Comune di Pieve di Soligo, che ha inteso legare la figura di Viezzer ai profili di Andrea Zanzotto e Toti dal Monte, illustri concittadini e intellettuali con cui Viezzer ebbe proficui rapporti. "Mettere in scena la Passio Domini Jesu Nostri -commenta il sindaco Stefano Soldan - è per la comunità di Pieve di Soligo il modo migliore per tributare un giusto ricordo a Mansueto Viezzer, figura cara e amata nel Quartier del Piave. Riunirsi ad ascoltare questa partitura significa ritrovare un filo mai perso, che va oltre la memoria biografica e punta a voler tenere viva l'attenzione sulla sua figura artistica“.

La messa in scena di Passio Domini Nostri Jesu Christi è stata coordinata da aMaVi l'associazione istituita nel 2009 per ricordare la memoria di Manuseto Viezzer che ogni anno organizza un concerto memorial e ha sede alla Fondazione casa per anziani di Pieve di Soligo, dove Viezzer trascorse gli ultimi vent'anni della vita. All'operazione ha partecipato un pool di sponsor privati (Banca della Marca, Banca Prealpi, Biemmereti, Bocon, Consorzio Bim Piave, Consorzio Prosecco, Donadel Sunplast, Euromobil, Nuova Stampa3, Gallium Birreria, Eclisse, Fiori Gallonetto Flora,Latteria Soligo, Ottavian Ristorazione, Dorigo Porte, Loran,San Martino Mobili,Savno, Maja/Euronovo, Omfa, Fondazione Francesco Fabbri, Ascopiave, Attilio Manzato, Studio Sech e Associati, Fondazione casa per anziani Pieve di Soligo).
 
 

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Allegato VIEZZER passio 2018 agg INVITO-FRONTE.pdf 1.25 MB

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