C’è vetro e vetro
IMPARA LA DIFFERENZA, FAI LA DIFFERENZIATA
Una lampadina, un bicchiere di cristallo, una pirofila in pyrex, una tazzina in ceramica. Tutti oggetti che sembrano vetro, ma che hanno invece caratteristiche assolutamente non compatibili con la raccolta differenziata degli imballaggi in vetro, alla quale sono però spesso associati.
Il risultato di questo equivoco è che l’impegno di civiltà dei cittadini nel partecipare alla raccolta differenziata viene vanificato: nel 2009, un camion su cinque di rottame di vetro, ritirato da CoReVe (è il Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero dei rifiuti di imballaggio in vetro prodotti sul territorio nazionale), è tornato in discarica – invece di concorrere al riciclo – proprio per la presenza massiccia di oggetti “falsi amici” del vetro”.
Per maggiore chiarezza scarica la cartolina di CoReVe sui “falsi amici” del vetro (pdf – 704 kB)
La qualità del materiale proveniente dalla raccolta differenziata del vetro e la consapevolezza con cui si separano i diversi imballaggi sono condizioni essenziali per il continuo incremento della capacità di riciclo nel nostro Paese. Il seguente elenco, stilato dall’associazione Assovetro (Associazione Nazionale degli Industriali del Vetro), ci spiega come mai questo materiale è da preferire agli altri.
1. Il vetro è un materiale puro al 100%, composto da tre diversi elementi naturali e atossici: silice, soda e calce, e dunque non proviene da materiali chimici tossici ed inquinanti, come nella maggior parte degli altri casi, come il petrolio, giusto per citarne uno.
2. Un contenitore in vetro impiega, per passare dalla campana del riciclo allo scaffale di un negozio anche meno di 30 giorni. Il processo del riciclo è molto rapido, specie se proviene dalle campane anziché dal contenitore per la raccolta differenziata, in quanto contiene pochissime impurità.
3. Si tratta di un materiale inerte, cioè non interferisce con il sapore e la qualità originari dei cibi e delle bevande. Per questo protegge meglio di altri materiali il proprio contenuto.
4. Il vetro si può riciclare al 100%, una prerogativa che pochissimi materiali da imballaggio hanno, ma soprattutto non si degrada, e quindi si può riciclare all’infinito.
5. La percentuale media di riciclo del vetro nei Paesi UE è del 65%, mentre quella italiana è del 66%.
6. La produzione del “nuovo” vetro proveniente da quello riciclato conviene rispetto a quella proveniente da nuove materie prime perché richiede il 40% in meno di energia.
7. Anche la tecnologia viene in aiuto del vetro, dato che i contenitori di oggi sono il 40% più leggeri rispetto a 20 anni fa.
8. In Europa nel 2008, c’è stato un risparmio di 13,8 milioni di tonnellate di materie prime grazie all’attività di riciclaggio che è come eliminare, in termini di risparmio di CO2, quasi 4 milioni di auto dalla strada.
9. Il vetro è inodore, e grazie a questa sua proprietà viene utilizzato per conservare i profumi.
10. Infine, non avendo sapore, è l’ideale per la degustazione del vino e per quelle bevande dove è importantissima anche la minima sfumatura.
Per conoscere come avviene il riciclo del vetro scarica il “Manuale per il riciclo del vetro” di CoReVe (pdf – 1,15 MB).
(Giovedì 16 Agosto 2012)
Pagina aggiornata il 15/12/2023