Il geoscambio a Pieve di Soligo
Per gli impianti di riscaldamento e rinfrescamento degli ambienti da qualche anno si sta diffondendo una nuova energia rinnovabile chiamata Geoscambio, che sfrutta la possibilità di scambiare calore con il terreno.
Questa nuova fonte presenta molti vantaggi rispetto ai sistemi tradizionali di riscaldamento e raffreddamento dell’acqua con caldaie perché:
• usano energia termica gratuita (eccettuato il consumo elettrico della pompa di calore) e indipendente dalle temperature esterne, che assicura un funzionamento dell’impianto per 365 giorni l’anno;
• i costi di esercizio sono inferiori di circa il 60% rispetto a un sistema di riscaldamento con caldaia a metano;
• un unico sistema permette sia di riscaldare che di rinfrescare l’edificio, eliminando i costi elevati per il condizionamento estivo;
• contribuisce alla riduzione delle emissioni di inquinanti e di CO2 in atmosfera;
• non inquina i terreni, poiché all’interno delle sonde geotermiche circolano liquidi completamente atossici.
Anche nel comune di Pieve di Soligo è possibile costruire impianti geotermici poiché l’idoneità al geoscambio è in genere buona.
Sta iniziando a diffondersi specialmente nelle nuove strutture che utilizzano tecnologie sempre più all’avanguardia con l’obbiettivo di ridurre i consumi e l’inquinamento ambientale e atmosferico.
I costi di installazione di un impianto Geotermico a pompa di calore sono variabili perché dipendono dal tipo di edificio e dalla natura dei terreni. Una sonda Geotermica verticale costa orientativamente attorno ai 40 €/mt. Volendo fare un esempio tipico di una villetta singola di circa 150 mq, costruita con moderne concezioni e nel rispetto delle normative, costa indicativamente 15÷20.000 Euro “chiavi in mano”. Consente un risparmio economico annuo sui costi di esercizio rispetto ad un sistema tradizionale (caldaia a metano e condizionatore) di circa il 50% e di circa il 70÷80% rispetto ad un impianto a caldaia alimentata a g.p.l. o a gasolio.
Una stima della vita media di un impianto geotermico può essere fatta più su alcuni singoli componenti che sull’intero impianto. Le pompe di calore geotermiche hanno una vita utile di almeno 15-20 anni (per le taglie domestiche la durata è inferiore), mentre le sonde geotermiche possono funzionare senza problemi per molte decine d’anni (secondo alcune fonti fino a 80-100 anni). Per tutti gli anni di funzionamento dell’impianto, non è necessaria nessuna manutenzione.
Il Geoscambio applica i principi della geotermia a Bassa Entalpìa, cioè la capacità di portare una piccola quantità di calore al suo interno, è un sistema applicabile a tutti i terreni cosiddetti “normali” basandosi su processi di scambio termico con il sottosuolo. Grazie alla capacità termica del terreno, già pochi metri sotto la superficie, la temperatura si può considerare costante per tutto l’arco dell’anno. Esiste la possibilità di:
– Durante l’inverno estrarre il calore del terreno portandolo all’edificio scaldandolo;
– Durante l’estate si sottrae calore dall’edificio raffreddandolo, per poi cederlo al terreno.
Fig.1: Schema di riscaldamento e raffreddamento
Il Riscaldamento (vedi Fig.1), avviene tramite un semplice processo. Le sonde nel sottosuolo fanno scorrere l’acqua fredda al loro interno facendola scendere fino a 150 m aumentandone la temperatura. In questo modo la caldaia dovrà scaldare a una temperatura inferiore, perché già pre-scaldata dalle sonde.
Il Raffreddamento (vedi Fig.1) avviene facendo passare acqua a temperatura ambiente attraverso le sonde in grado di far abbassare la temperatura, in questo modo diventa del tutto gratuito (free cooling). Questa modalità di funzionamento può ottenersi mediante uno scambiatore di calore tra il circuito esterno e il circuito interno di utenza. Tale scambiatore di calore sarà installato in parallelo all’evaporatore della pompa di calore.
Le Sonde Geotermiche Verticali (Fig.2) vengono utilizzate sfruttando il calore interno della terra. Solitamente esse hanno una profondità compresa tra i 150 m e i 200 m. Se si superano i 20 m di profondità, la temperatura mediamente aumenta di 3°C ogni 100 m.
Fig.2: Schema sonda geotermica verticale
Si dividono in:
– Singolo tubo a U: vengono inseriti un tubo di mandata e uno di ritorno collegati tra loro sul fondo;
– Doppio tubo a U: vengono inseriti quattro tubi a U a due a due sul fondo in serie o parallelo;
– Tubi coassiali: tubo di ritorno interno.
Le Sonde Geotermiche Orizzontali (Fig.3), possono apparire economiche, ma dipende dal tipo di scavo dato che le stagioni giocano un importante ruolo per il terreno che viene rigenerato in estate con il calore delle radiazioni solari che rende tutto gratuito senza aver bisogno di manutenzioni.
Fig.3: Schema sonda geotermica orizzontale
Nei comuni di Pieve di Soligo e Refrontolo, si può notare nella mappa seguente come il territorio abbia zone tra idoneità al Geoscambio molto elevata ed elevata, tranne la zona di Pieve Di Soligo compresa tra Via Fabbri e Cal Monda dove è meno conveniente costruire un impianto Geotermico dato che riscontra valori bassi e quindi si dovrebbe scendere più in profondità per ottenere un buon risultato.
Fig. 4: Carta dell’idoneità al Geoscambio dei comuni di Pieve di Soligo e Refrontolo
Di seguito è possibile scaricare il regolamento della Provincia di Treviso per la realizzazione delle sonde geotermiche e la documentazione necessaria.
(Redatto giovedì 15 Gennaio 2015 da Giuseppe Martano – ultimo aggiornamento martedì 23 Novembre 2021)
Pagina aggiornata il 15/12/2023