Guida sul risparmio di carburante
(Supp. ord. n. 151 su GU n. 142 del 21.06.2011)
Come ogni anno, il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato una guida sul risparmio di carburante e sulle emissioni di C02 delle autovetture, per adempiere agli obblighi dalla Direttiva 1999/94/CEE, recepita in Italia con il decreto del Presidente della Repubblica 17 febbraio 2003, n. 84.
Il tono è divulgativo e non “istituzionale”, il che lo rende facilmente comprensibile.
Come ogni anno, il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato una guida sul risparmio di carburante e sulle emissioni di C02 delle autovetture, per adempiere agli obblighi dalla Direttiva 1999/94/CEE, recepita in Italia con il decreto del Presidente della Repubblica 17 febbraio 2003, n. 84.
Il tono è divulgativo e non “istituzionale”, il che lo rende facilmente comprensibile.
Fornisce indicazioni puntuali circa i consumi di carburante delle autovetture nuove in commercio sul mercato italiano (esposte o offerte in vendita o in leasing) e le relative emissioni di anidride carbonica (c’è l’elenco completo delle vetture disponibili in Italia con i dati di consumo ed emissioni divisi per tipo di propulsione, elettrica inclusa, e la classifica delle più ecocompatibili) e include consigli di guida e manutenzione del veicolo per ridurre le emissioni di CO2 e una spiegazione delle future normative e progetti europei per diminuire le emissioni del parco veicolare continentale.
Nel 2009 il trasporto ha rappresentato il 29,3% del totale delle emissioni energetiche di gas–serra a livello nazionale e le autovetture hanno contribuito per circa il 55% a tale valore. I fattori che determinano tali livelli elevati di emissioni di gas serra sono legati in parte alle prestazioni dei veicoli, in parte alle elevate percorrenze annue dei veicoli e in parte allo stile di guida del conducente.
Anche se le case costruttrici hanno fatto passi da gigante, in questi anni, per ridurre le emissioni medie delle autovetture, dal 2009 per effetto del Regolamento (CE) n. 443/2009 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2009 c’è un vincolo ben preciso per loro: tutte le autovetture nuove vendute devono emettere un massimo di 130 g CO2 /km.
Gli obblighi per i costruttori si applicheranno al 65 % delle loro flotte nel gennaio 2012, al 75% nel gennaio 2013, al 80% nel gennaio 2014 e al 100% a partire dal 2015.
Per assicurare il raggiungimento dell’obiettivo medio comunitario di 130 g CO2/km, il Regolamento fissa valori limite per le emissioni specifiche di CO2 delle auto in funzione diretta della loro massa (peso). Tale approccio prevede che al crescere del peso del veicolo aumenti anche il valore limite da rispettare; pertanto le autovetture più leggere dovranno rispettare valori limite inferiori a 130 g/km mentre per le più pesanti i valori limite saranno di gran lunga superiori. Ogni casa costruttrice dovrà dimostrare alla fine di ogni anno che l’insieme delle auto vendute raggiunga un valore medio di emissioni corrispondente a quanto richiesto dal regolamento, tale valore viene calcolato tenendo conto del numero e del peso delle auto vendute.
Qualora l’obiettivo annuale non venga raggiunto, i costruttori saranno sanzionati dalla Commissione Europea con una multa unitaria che, a partire dal 2019, sarà pari a 95 euro per grammo di CO2 di superamento moltiplicata per il numero di auto vendute.
In base a tale approccio, il comportamento dei clienti verso l’acquisto di automobili più rispettose dell’ambiente sarà fondamentale per la piena attuazione di tale Regolamento e per il conseguimento degli obiettivi di riduzione di CO2 assunti dall’UE.
Sappiamo che, fino al 2010, erano previsti incentivi statali per l’acquisto di auto nuove e meno inquinanti, che hanno permesso all’Italia di scendere dai 144,7 g/km del 2008 a 136,3 g/km, avvicinandosi di molto agli obiettivi europei. Finito il periodo degli incentivi, fare le scelte migliori per continuare a perseguire gli obiettivi europei è divenuta una responsabilità del mercato dell’auto italiano e dei suoi acquirenti.
Ai sensi dell’articolo 4, comma 3 del D.P.R. 84/2003 i responsabili dei punti vendita di automobili, su richiesta del consumatore, devono rendere immediatamente e gratuitamente disponibile la guida alla clientela.
Nel 2009 il trasporto ha rappresentato il 29,3% del totale delle emissioni energetiche di gas–serra a livello nazionale e le autovetture hanno contribuito per circa il 55% a tale valore. I fattori che determinano tali livelli elevati di emissioni di gas serra sono legati in parte alle prestazioni dei veicoli, in parte alle elevate percorrenze annue dei veicoli e in parte allo stile di guida del conducente.
Anche se le case costruttrici hanno fatto passi da gigante, in questi anni, per ridurre le emissioni medie delle autovetture, dal 2009 per effetto del Regolamento (CE) n. 443/2009 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2009 c’è un vincolo ben preciso per loro: tutte le autovetture nuove vendute devono emettere un massimo di 130 g CO2 /km.
Gli obblighi per i costruttori si applicheranno al 65 % delle loro flotte nel gennaio 2012, al 75% nel gennaio 2013, al 80% nel gennaio 2014 e al 100% a partire dal 2015.
Per assicurare il raggiungimento dell’obiettivo medio comunitario di 130 g CO2/km, il Regolamento fissa valori limite per le emissioni specifiche di CO2 delle auto in funzione diretta della loro massa (peso). Tale approccio prevede che al crescere del peso del veicolo aumenti anche il valore limite da rispettare; pertanto le autovetture più leggere dovranno rispettare valori limite inferiori a 130 g/km mentre per le più pesanti i valori limite saranno di gran lunga superiori. Ogni casa costruttrice dovrà dimostrare alla fine di ogni anno che l’insieme delle auto vendute raggiunga un valore medio di emissioni corrispondente a quanto richiesto dal regolamento, tale valore viene calcolato tenendo conto del numero e del peso delle auto vendute.
Qualora l’obiettivo annuale non venga raggiunto, i costruttori saranno sanzionati dalla Commissione Europea con una multa unitaria che, a partire dal 2019, sarà pari a 95 euro per grammo di CO2 di superamento moltiplicata per il numero di auto vendute.
In base a tale approccio, il comportamento dei clienti verso l’acquisto di automobili più rispettose dell’ambiente sarà fondamentale per la piena attuazione di tale Regolamento e per il conseguimento degli obiettivi di riduzione di CO2 assunti dall’UE.
Sappiamo che, fino al 2010, erano previsti incentivi statali per l’acquisto di auto nuove e meno inquinanti, che hanno permesso all’Italia di scendere dai 144,7 g/km del 2008 a 136,3 g/km, avvicinandosi di molto agli obiettivi europei. Finito il periodo degli incentivi, fare le scelte migliori per continuare a perseguire gli obiettivi europei è divenuta una responsabilità del mercato dell’auto italiano e dei suoi acquirenti.
Ai sensi dell’articolo 4, comma 3 del D.P.R. 84/2003 i responsabili dei punti vendita di automobili, su richiesta del consumatore, devono rendere immediatamente e gratuitamente disponibile la guida alla clientela.
Scarica la Guida sul risparmio del carburante e sulle emissioni di CO2 delle autovetture – Aggiornamento 2011:
Formato A4 (pdf – 5,94 MB)
Formato libro (pdf – 5,91MB)
L’ultima Guida sul risparmio del carburante e sulle emissioni di CO2 delle autovetture pubblicata nel sito del Ministero dello Sviluppo Economico è l’edizione 2016.
(Venerdì 9 Marzo 2018 – ultimo aggiornamento mercoledì 10 Novembre 2021)
Pagina aggiornata il 14/12/2023