Rifiuti cimiteriali: servizio sperimentale presso i cimiteri e monitoraggio costante
L’assessore all’Ambiente a Pieve di Soligo, Gino Lucchetta, interviene nuovamente sulla questione della raccolta differenziata che riguarda i rifiuti cimiteriali. «L’occasione è per ricordare che il servizio concordato con SAVNO è sperimentale e riguarda solamente i tre cimiteri di Pieve di Soligo, Solighetto e Barbisano.
Per tale motivo la società che si occupa della raccolta dei rifiuti sta monitorando il comportamento dei pievigini per valutare l’efficacia del servizio messo in atto, ma al momento i dati raccolti non sono rassicuranti a causa del numero elevato dei conferimenti impropri.
Ricordo che una cattiva differenziazione anche presso i rifiuti cimiteriali causa un peggioramento della qualità della raccolta differenziata del "Porta a porta spinto", nel suo complesso, con possibile aumento dei costi in bolletta per tutti gli utenti.
E aggiungo che il motivo per cui con SAVNO nel 2010 si era valutato di mettere solo i raccoglitori del secco e dell’organico era proprio per cercare di limitare l’effetto isola-ecologica.
Quindi, invito calorosamente tutti a collaborare per il bene della collettività così come l’Amministrazione e l’Ufficio Ambiente in particolare, si sono attivati per rispondere al meglio alle richieste pervenute»
INDICAZIONI UTILI ALL’UTENZA:
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Art. 54 del Regolamento Consortile per la gestione dei rifiuti urbani, approvato con deliberazione dell’Assemblea Consortile n. 5 del 25/06/2011, prevede al comma 1: sono vietati:
d) l’uso improprio dei vari tipi di contenitori utilizzati per la raccolta dei rifiuti;
e) l’utilizzo di contenitori/sacchetti non assegnati all’utenza per lo smaltimento dei rifiuti;
h) il conferimento di rifiuti diversi da quelli cui i contenitori o i sistemi di raccolta sono destinati;
t) il conferimento dei rifiuti da parte di utenti non residenti o non aventi sede nel territorio comunale;
L’inosservanza delle prescrizioni impartite è soggetta alla sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra un valore minimo di Euro 25,00 ad un massimo di Euro 500,00 per ogni infrazione contestata (art. 56 c. 1 lett. a e b).