Andrea Zanzotto la natura, l’idioma - Convegno Internazionale

Pubblicata il 10/10/2014

Un grande evento dedicato ad Andrea Zanzotto (1921-2011) a tre anni della scomparsa, in cui si alterneranno interventi critici, letture di liriche, un concerto musicale e visite guidate ai luoghi zanzottiani. Non si tratterà di una commemorazione ufficiale e celebrativa, ma di una testimonianza della vitalità e dell’attenzione suscitata dalla figura e dall’opera del grande poeta. L’inaugurazione si terrà il giorno della nascita di Andrea Zanzotto (10 ottobre) e le attività si protrarranno durante i due giorni successivi.
La mattina di Venerdì 10 ottobre, presso la Biblioteca Comunale di Pieve di Soligo (ore 9.30- 13.00) e, successivamente, presso la Locanda da Lino di Solighetto (14.30-19.30), si svolgerà la prima sessione del Convegno di Studi, in cui studiosi ed esponenti del panorama critico internazionale interverranno illustrando la molteplicità delle implicazioni culturali della scrittura in versi e prosa di Andrea Zanzotto. Chiuderanno la giornata una lettura di liriche eseguita da Patrizia Valduga e l’ascolto di musiche composte da Roberto Padoin su poesie di Andrea Zanzotto, eseguite dal Coro Montecimon e dalla Corale Barbisano.
La mattina di sabato 11 ottobre, accompagnata dalla lettura di liriche eseguita da Giuliano Scabia e Pierluigi Tomasi, si terrà una visita guidata ad alcuni dei luoghi perlustrati liricamente da Zanzotto. A partire dal «paese natale» di Pieve di Soligo (sede della casa paterna in Cal Santa, affrescata dal padre Giovanni Zanzotto), il percorso si svilupperà, a sud, verso il Bosco del Montello (luogo di memorie storiche e letterarie, sito degli ossari dove riposano i resti dei caduti nella Battaglia del Solstizio e delle rovine dell’Abbazia di Nervesa, dove Monsignor Della Casa compose il celebre Galateo), per poi volgere in direzione dell’«azzurro-baratronord», dominio delle bellunesi Prealpi, nel cui profilo ondulato Zanzotto amava riconoscere ilsuccedersi delle lettere m e n che costituiscono il verso «Mai mancante neve di metà maggio».
Varcato il Ponte di Vidor che collega le sponde del «Fiume fedele» Piave, attraverso la regione dei «Palù / o Val Bone / minacciati di estinzione», ci si spingerà fino ai comuni di Rolle e Arfanta (da Zanzotto ribattezzati Dolle e Lorna), situati a Nord-Est di Pieve. Nel pomeriggio (a partire dalle 14.30), presso il Teatro Comunale “La Loggia” di Cison di Valmarino (TV), avrà luogo una seconda sessione di incontri critici incentrati sul carattere multidisciplinare dell’opera di Zanzotto, di cui saranno affrontati i rapporti con la geografia, la storia (specie quella relativa alla Grande Guerra), il cinema, la musica e i modelli letterari italiani e stranieri.
La mattina di domenica 12 ottobre, presso la Locanda da Lino di Solighetto, avrà luogo la terza e ultima sessione del Convegno, costituita dalle testimonianze di amici sull’uomo Zanzotto. Seguirà la cerimonia di attribuzione del Riconoscimento “Andrea Zanzotto” per l’impegno nella tutela dell’ambiente, ispirato alla battaglia condotta dal poeta per la difesa del paesaggio, per la salvaguardia del patrimonio artistico e per il rinnovo delle memorie storiche della nazione. Riservato a quanti si siano distinti nella tutela dell’ambiente attraverso l’attività didattica o giornalistica o altro impegno assunto in prima persona nella società civile, il Riconoscimento sarà quest’anno assegnato ai tre Istituti scolastici che hanno ottenuto di essere intitolati ad Andrea Zanzotto, per la formulazione e lo svolgimento di programmi didattici legati a tematiche ambientali. Il Riconoscimento sarà inoltre assegnato a Marzio Breda, per l’impegno nella tutela dell’ambiente rappresentato dai numerosi interventi giornalistici e dal volume-intervista a Zanzotto In questo progresso scorsoio. Conversazione con Marzio Breda (Milano, Garzanti, 2009), fedele e appassionata testimonianza del «mai sopito amore» del poeta per il paesaggio. Il volume contenente gli Atti del Convegno sarà stampato presso la Casa Editrice Canova di Treviso.

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Allegato Andrea Zanzotto, la natura, l’idioma F-Mail.pdf 2.6 MB

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