Turismo e Paesaggio: omicidio colposo o binomio vincente?

Pubblicata il 12/03/2014

Arriva a Pieve di Soligo, ospite di PaesAgire, il documentario di Andreas Pichler vincitore del Cinemambiente 2013 di Torino.

“Teorema Venezia”, è questo il titolo del film che ha fatto discutere per il suo sguardo impietoso sulla città dei Dogi, verrà proiettato all’auditorium Battistella-Moccia venerdì 14 marzo. Con questo appuntamento si apre la seconda e ultima parte di eventi della rassegna PaesAgire 2013/2014, composta da 5 appuntamenti.  La proiezione sarà preceduta, alle ore 20.45, dalla lettura che Carlo De Poi farà di alcuni brani tratti da “Venezia, forse” di Andrea Zanzotto.

Si è scelto di unire due visioni di Venezia, quella del regista sudtirolese e quella dello scrittore veneto, per parlare di un tema che non tocca solo la città di Venezia, ma che coinvolge tutte le città a vocazione turistica: qual è il turismo sostenibile per la città di domani?
In una terra come la Pedemontana trevigiana, dove il turismo rurale è in continua crescita e dove le città d’arte come Conegliano e Vittorio Veneto stanno riscontrando un crescente interesse da parte del turismo anche straniero, è fondamentale chiedersi in quale direzione si intenda andare per preservare il paesaggio e la vitalità dei centri urbani.

“La Destinazione Venezia, commenta Alessandro Martini, Direttore del Consorzio di Promozione Turistica Marca Treviso, è nell’ideale comune dei turisti (di tutto il pianeta) quel posto che almeno una volta nella vita devi aver visitato. Appare, però, evidente, che la tendenza ‘globale’ è di orientarsi verso una destinazione sostenibile ed accessibile, dove, oltremodo, la chiarezza dei servizi e dei relativi prezzi, nonché la qualità degli stessi non sia mai messa in discussione. Il nostro Consorzio, prosegue Martini, ha adottato negli ultimi anni una politica promozionale che presenta la Marca Trevigiana come “Il Giardino di Venezia” (nulla di nuovo, per carità… solo un ripasso di ciò che già era il nostro territoriotra il 1500 ed il 1700, durante la Serenissima Repubblica di Venezia): la porta di accesso alla Laguna, via rotaia o via auto, è la Marca e le sue strutture ricettive. Ma attenzione: non solo dormitorio di Venezia ma opportunità per differenziare e completare la propria vacanza con l’arte, i sapori, i luoghi e la storia che la nostra Terra sa e può dare”.
A stimolare la riflessione saranno da un lato reportage immaginifico della laguna scritto da Andrea Zanzotto quasi 50 anni fa e destinato a corredare il libro “Essere Venezia”del fotografo Fulvio Roiter e dall’altro lato la visione cruda e disincantata di Andreas Pichler che, scegliendo il punto di vista dei veneziani, racconta una città alla deriva assediata da numerosi problemi. Il tema del passaggio delle grandi navi nel Bacino San Marco che, se da un lato risponde ad una precisa  esigenza dell’economia turistica, dall’altro sfregia con violenza il cuore della città; il tema  dell’acqua alta, un tempo fenomeno sporadico che divertiva i turisti ed oggi un problema che insidia la vita della città e la quotidianità dei residenti; il problema del traffico d’imbarcazioni a motore nei canali che, oltre ai danni derivanti dal moto ondoso, può portare ad episodi tragici come la morte del turista tedesco in Canal Grande. C’è infine il progressivo svuotamento della città dai suoi abitanti, a causa dell’eccessivo costo degli immobili e della loro conservazione, che è inversamente proporzionale al flusso turistico (58.000 abitanti vs 60.000 visitatori giornalieri, per un totale di 20 milioni di turisti l’anno).

Nella visione di Pichler, Venezia è una città che sta morendo, lentamente, perché si è trasformata da centro urbano a parco giochi mondiale. Ma i turisti la amano perché la considerano ancora una città viva. E quando sarà definitivamente morta, vittima di scelte errate o mai fatte che hanno portato al suo omicidio doloso? Venezia diventa quindi città simbolo della questione sempre aperta della programmazione turistica, urbanistica ed economica del nostro territorio e dei pro e contro di un turismo di massa spesso mal gestito.
 
PAESAGIRE
PaesAgire è organizzata da Antennacinema, con la direzione artistica di Michelangelo Dalto e promossa dall’Amministrazione Comunale di Pieve di Soligo (TV).  La manifestazione gode inoltre del patrocinio di: Regione del Veneto, Provincia di Treviso, Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane, Università IUAV di Venezia, Fai – Fondo per l’Ambiente Italiano, Consorzio Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, Unindustria Treviso, Collegio dei Geometri della provincia di Treviso, Ordine degli Architetti della provincia di Treviso, Ordine degli Ingegneri della provincia di Treviso. La 6ª edizione è organizzata in collaborazione con l’Osservatorio per il paesaggio delle colline dell'Alta Marca, l'Associazione Culturale Careni, l’ISISS Marco Casagrande di Pieve di Soligo ed ha per generoso sponsor la Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi. 
 

 


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