Indesit di Refrontolo: esito incontro in Regione

Pubblicata il 03/05/2013

Indesit di Refrontolo. Rinasce Sech. Morgan e Sforza: «ECcco a cosa serve il PATI»

Lo scorso 8 Aprile si è svolto in Regione un importante vertice sul caso Indesit Company di Refrontolo: la ditta pievigina Sech Costruzioni Metalliche S.p.A. (altamente specializzata nella prefabbricazione di carpenteria metallica) comprerà parte del capannone e riassumerà 5 lavoratori Indesit (entro Settembre 2013).

Sech procederà ad una reindustrializzazione graduale del sito industriale di Refrontolo con l’obiettivo di renderlo un polo di riferimento industriale della Provincia, attraendo anche altre realtà aziendali, dando un valore aggiunto alla zona.

«In questo momento storico-economico difficilissimo è assolutamente straordinario trovare un’ impresa in espansione dal punto di vista produttivo e coraggiosa nell’investire sul proprio territorio, anziché scegliere la strada della delocalizzazione, creando occasioni di lavoro per le persone che in questo territorio vivono. Così come non è per nulla scontato trovare un’azienda come Indesit che a fronte del dimensionamento delle realtà produttive effettuato con il piano industriale (piano che ha coinvolto anche il sito di Refrontolo) si impegni, utilizzando tutti gli strumenti possibili, sia per ricollocare i dipendenti (obiettivo quasi del tutto raggiunto) che per reindustrializzare la zona. La soluzione trovata (trasferimento della Sech spa da Barbisano a Refrontolo) è, inoltre, in perfetta sintonia con il PATI del Quartier del Piave ultimato e sottoscritto due settimane fa.

Piano che, secondo una visione lungimirante, vieta l’ulteriore consumo ingiustificato di territorio per la creazione di nuove aree industriali e che stabilisce, invece, l’utilizzazione di ciò che già esiste senza guardare i confini territoriali. L’amministrazione comunale ha dato la massima disponibilità, nel rispetto delle norme, a trovare soluzioni dal punto di vista edilizio-urbanistico per le esigenze di ottimizzazione del sito produttivo (l’assessore Noal ha espresso le medesime rassicurazioni per quanto attiene la viabilità che è provinciale).

La soddisfazione per i risultati raggiunti è davvero grande. A tutte le parti coinvolte va il mio sentito ringraziamento. In particolare all’azienda Sech per il coraggio, lo spirito imprenditoriale e per la volontà di rimanere nella nostra realtà in uno dei momenti più difficili per tutto il settore produttivo e all’Indesit per l’impegno e la serietà dimostrate nel trovare soluzioni concrete sia sul piano del ricollocamento che su quello della reindustrializzazione. Importanti sono stati gli apporti dei sindacati, di Unindustria, della Provincia di Treviso così come determinante è stato il ruolo della Regione Veneto che, nella persona dell’assessore Donazzan e dei suoi dirigenti, ha coordinato tutto il percorso del tavolo sulla situazione Indesit ponendosi anche come soggetto mediatore tra istanze dei vari soggetti interessati. Un lavoro di squadra che ha portato a risultati concreti e inimmaginabili in uno dei momenti storici più difficili per la nostra realtà locale e nazionale». Il sindaco di Refrontolo, dott.ssa Mariagrazia Morgan

Aggiunge il sindaco di Pieve di Soligo, dott. Fabio Sforza «Abbiamo sempre sostenuto e ripetuto più volte che il PATI, cioè il Piano di assetto urbanistico di tutto il territorio di più comuni, è uno strumento che serve proprio per ragionare anche sulla ri-collocazione delle aziende nell’intero territorio e non per forza nel proprio Comune. Questo trasferimento della Sech spa da Barbisano a Refrontolo è un ottimo esempio di utilizzo del PATI e di come la nostra area possa e debba essere considerata un tutt’uno indipendentemente dai confini amministrativi».

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