Corsa ciclistica internazionale riservata alla cat. Juniores

Pubblicata il 05/05/2013

A.S.D. S.C. Solighetto 1919 - “25° Trofeo Guido Dorigo – 2° M.O. Biemmereti – 25° M.O. Cristiano Floriani – 25° M.O. Ferramenta Mazzero”
Domenica 19 maggio 2013 ore 14:00.
 
È quasi tutto pronto per correre l’internazionale juniores di ciclismo organizzata dalla SC Solighetto 1919 in programma domenica 19 maggio dalle ore 14.
Dalla scorsa edizione, la 24esima, il Trofeo Guido Dorigo ha traslocato da Solighetto a Pieve di Soligo. Riconfermati dunque anche per la 25esima edizione 2013 la partenza e l’arrivo dalla centralissima Piazza Vittorio Emanuele II.

Il percorso sarà quello classico e collaudato, senza grosse differenze rispetto alle precedenti edizioni. Fiore all’occhiello della gara saranno sicuramente lo spettacolare passaggio sul GPM di Col Vendrame e la splendida ascesa al Muro di Ca’ del Poggio.

«Essendo il Trofeo una classica del ciclismo dilettantistico - spiega l’assessore allo Sport Salvatore Cauchi - è una grande opportunità per la nostra Comunità di Pieve di Soligo per riscoprire il piacere di stare all’aria aperta, divertirsi sulla due ruote e mettere in pratica uno stile di vita sano e corretto. Riconfermandosi ogni anno un appuntamento imperdibile non soltanto per sportivi e atleti coinvolti direttamente, ma anche per tutti gli appassionati e curiosi di questo sport, l’Amministrazione Comunale, certa del successo anche di questa 25esima edizione, augura a tutti di trascorrere una piacevolissima gara ciclistica e ricca di soddisfazioni».

Gli organizzatori della SC Solighetto 1919 raccontano …
 
«Quest’anno infatti il Trofeo Guido Dorigo raggiunge il prestigioso traguardo della 25esima edizione. Un film lungo venticinque anni che, nato in modo spontaneo e quasi sottovoce, ha trovato ampio spazio nel panorama ciclistico non solo nazionale. Come non ricordare, con le immagini che scorrono lentamente in bianco e nero, le prime edizioni quando volontari, appassionati e sponsor si riunivano per stabilire i dettagli di una gara che di li a poco sarebbe diventata addirittura internazionale?

Tanta era la loro determinazione e la buona volontà che oltre a mettere a disposizione qualsiasi ora del proprio tempo libero creavano di persona le attrezzature indispensabili perché l’ingranaggio cominciasse a funzionare. All’inizio fu quasi una sfida con se stessi e con chi ancora non conosceva bene le potenzialità della SC Solighetto. Un modo per regalare a cittadini ed appassionati una manifestazione che riuscisse a coniugare valori importanti per questo territorio.

La pratica sportiva in primis in una zona dove il ciclismo ha sempre trovato linfa vitale per alimentare una passione che, come dimostra l’anno di nascita della società organizzatrice, è ben radicata ed insostituibile. Poi la valorizzazione dei paesaggi e dei luoghi dove la competizione si svolge e trova scenari naturali che sembrano fatti apposta per dare ancora più risalto alle imprese dei giovani atleti. Non ultimo e nemmeno meno importante l’esaltazione del gesto tecnico che propone un percorso, modificato e migliorato di anno in anno, adatto a far crescere intere generazioni di giovani corridori.

E a tal proposito come non ricordare alcuni nomi che hanno pedalato su e giù per le colline del Prosecco? Le immagini di questo bellissimo film ci propongono primi piani per Di Luca e Paolini, Bruseghin e Pellizzotti, Ballan e Caucchioli, senza dimenticare i vari Spilak, Favilli, Malacarne Moreno Moser e molti altri. Inoltre un lotto di partecipanti incredibilmente elevato in ogni edizione con le società che, oggi come ieri, mandano la conferma di partecipazione già un anno prima per avere la certezza di partecipare ad una rassegna cosi qualificata. E tutto questo grazie al frutto dell’impegno, della serietà e della correttezza della società organizzatrice che da sempre tira le fila della complessa macchina che porta avanti da ben 25 anni questo prestigioso trofeo. Seduti in cabina di regia gli uomini della Sc Solighetto 1919 sono sempre riusciti a produrre uno spettacolo ben strutturato in ogni suo aspetto.

Anche nei dettagli che in un primo momento possono sembrare insignificanti. Un lavoro che non si esaurisce quando l’ultimo corridore taglia la linea del traguardo e scorrono i titoli di coda dell’edizione appena conclusa. Il giorno dopo già si comincia a scrivere la sceneggiatura della prossima edizione grazie anche alla possibilità di correggere, quasi in diretta, i piccoli errori o le minime sbavature che sono state rilevate dagli attenti e sempre vigili organizzatori.

Un film, il 25esimo Trofeo Guido Dorigo, M.O. Ferramenta Mazzero, M.O. Cristiano Floriani, M.O. Biemmereti che ogni anno propone un lieto fine grazie soprattutto al grande sforzo che sponsor, volontari ed appassionati mettono sul tappeto per confezionare un evento che possa rimanere nella storia di questo splendido sport. Gara che ormai è diventata una classica della stagione ciclistica internazionale e che se esistesse il Premio Oscar per il ciclismo sarebbe sicuramente tra i candidati per il premio finale.

Dicevamo che le immagini delle prime edizioni, visto lo splendido traguardo raggiunto, scorrono lentamente in bianco e nero. La scenografia di quelle attuali sono in splendido technicolor. La regia, impeccabile come sempre, della Sc Solighetto 1919».

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