Aggregazione dell'Area del Quartier del Piave e del Feletto.

Pubblicata il 21/04/2013

Priorità alla Polizia Locale. 15 Aprile terminata raccolta dati per studio fattibilità.

Proseguono a pieno ritmo gli incontri tra sindaci, segretari e funzionari per definire le scelte in merito allo studio di fattibilità richiesto dalla Regione per l’Unione dei Comuni (a cominciare dalla Polizia locale) per il quale si ipotizza anche una collaborazione con l’Università di Padova, stante la natura sperimentale dell’iniziativa.

Nell’incontro avvenuto lo scorso 20 Marzo gli amministratori dei sei Comuni ricadenti nell’area del Quartier del Piave e del Feletto - Farra di Soligo, Moriago della Battaglia, Pieve di Soligo, Refrontolo, San Pietro di Feletto e Sernaglia della Battaglia - già proposta alla Regione del Veneto come aggregazione territoriale ottimale, hanno discusso e condiviso alcune scelte fondamentali attinenti la governance e lo statuto. La carta fondamentale dell’Unione è stata riesaminata in modo approfondito nel successivo incontro del 9 aprile, per stabilire i servizi e le funzioni da attivare prioritariamente, dopo la Polizia locale.

Gli amministratori hanno voluto guardare lontano, prevedendo anche un elenco di materie che non saranno trasferite subito all’Unione ma potrebbero esserlo in un prossimo futuro. Per attivare in gestione associata materie non richiamate dallo Statuto è infatti previsto un percorso burocratico piuttosto tortuoso e costoso (perché bisogna rifare l’atto notarile); muovendosi in questo modo si sono evitati inutili sprechi futuri.

La proposta emersa dagli incontri è una rappresentanza paritaria in Giunta, con la partecipazione di tutti i sindaci indipendentemente dalla dimensione del Comune rappresentato, mentre per il Consiglio dell’Unione, che per legge può essere composto da un numero massimo di 24 consiglieri, i sindaci si stanno confrontando su una possibile rappresentanza differenziata in rapporto alla popolazione.

Per la Polizia locale infine si è vagliata attentamente l’organizzazione del medesimo servizio della Federazione dei Comuni del Camposampierese.
Ogni Sindaco discuterà ora le proposte emerse il 9 Aprile con la propria amministrazione. Nel frattempo, rispettando l’importante scadenza del 15 Aprile, gli uffici hanno provveduto a fornire agli incaricati tutta la documentazione necessaria per l’elaborazione dello studio di fattibilità. Il processo di riordino territoriale, che riguarda la riorganizzazione dell’esercizio delle 9 funzioni fondamentali che i Comuni con popolazione inferiore ai 5000 abitanti hanno l’obbligo di gestire in forma associata entro il 31 Dicembre 2013, ha ricevuto, in questa fase iniziale, un contributo di 11 mila euro da parte del Consorzio Bim Piave e altri 10 mila euro dalla Regione.

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