Pesagire: Il tempo e la terra
Pubblicata il 23/03/2013
Giovedì 28 Marzo 2013, ore 20.45, Auditorium Battistella-Moccia
Marco Landini, operatore di ripresa freelance con la passione della fotografia, ha esordito con il documentario Dove osano le mucche (2010).
Gianluca Marconha realizzato diversi corti e videoclip autoprodotti e diretto E noi ve lo diciamo (2011).
a seguire
Orti urbani per chi e per che cosa?
Oltre 2,7 milioni di persone si occupano in Italia di orti urbani. E non si tratta solo di pensionati ma anche di lavoratori di ogni età che praticano questo hobby spinti dal desiderio di trovare sulle proprie tavole prodotti sani magari riuscendo a risparmiare anche un po’ .
I terreni di quartiere abbandonati vengono recuperati grazie a cooperative, associazioni o più semplicemente singoli individui con una evidente produzione di benefici ambientali e territoriali.
Il segreto del successo di queste iniziative risiede anche nella possibilità di creare relazioni sociali attraverso la condivisione di un comune modo di pensare: ne è una dimostrazione la frequenza con cui associazioni impegnate nella gestione di orti urbani organizzino corsi di apprendimento, spesso affollatissimi, per imparare le principali tecniche per coltivare almeno un orto sul balcone.Il fenomeno è in decisa crescita e spesso sono proprio le amministrazioni a farsi promotrici dell’affidamento di parti di territorio da poter coltivare.
A discutere questi temi sono stati invitati oltre agli autori di Ortobello, Odetta Bordin, coordinatrice Centro di Servizi Fondazione Casa per anziani Onlus di Pieve di Soligo, Rosalisa Ceschi, assessore al sociale e all’istruzione del Comune di Pieve di Soligo, Loretta Gallon, responsabile dell'Ufficio unico dei servizi sociali dei Comuni di Pieve di Soligo e Refrontolo, Giovanni Gardenal, dottore in Agraria, Ufficio Ambiente del Comune di Pieve di Soligo, Aliou Sane, presidente dell’associazione Si può fare.
www.paesagire.it
Il tempo della terra
Proiezione alla presenza degli autori di Ortobello. Primo concorso di bellezza per orti
(Italia, 2012, 32’) di Marco Landini e Gianluca Marcon
Alla Casa del Gufo va in scena la prima edizione di “Ortobello”, una gara di bellezza per orti. Tra i partecipanti, Peppino, ottantaquattro anni e vedono da venti; Guido, camionista novantenne che fuma di nascosto dalla moglie; e Luciano, il favorito, che semina e raccoglie con un’organizzazione perfetta. Tra i racconti scambiati sulla panchina, l’irrigazione e il lavoro della terra, a emergere è il rapporto dell’uomo con la natura, l’inesorabile scorrere del tempo che appassisce il primo e fa maturare la seconda e l’esperienza di un gruppo di anziani trasformata nel racconto di una memoria collettiva, pubblica e universale.Marco Landini, operatore di ripresa freelance con la passione della fotografia, ha esordito con il documentario Dove osano le mucche (2010).
Gianluca Marconha realizzato diversi corti e videoclip autoprodotti e diretto E noi ve lo diciamo (2011).
a seguire
Orti urbani per chi e per che cosa?
Oltre 2,7 milioni di persone si occupano in Italia di orti urbani. E non si tratta solo di pensionati ma anche di lavoratori di ogni età che praticano questo hobby spinti dal desiderio di trovare sulle proprie tavole prodotti sani magari riuscendo a risparmiare anche un po’ .
I terreni di quartiere abbandonati vengono recuperati grazie a cooperative, associazioni o più semplicemente singoli individui con una evidente produzione di benefici ambientali e territoriali.
Il segreto del successo di queste iniziative risiede anche nella possibilità di creare relazioni sociali attraverso la condivisione di un comune modo di pensare: ne è una dimostrazione la frequenza con cui associazioni impegnate nella gestione di orti urbani organizzino corsi di apprendimento, spesso affollatissimi, per imparare le principali tecniche per coltivare almeno un orto sul balcone.Il fenomeno è in decisa crescita e spesso sono proprio le amministrazioni a farsi promotrici dell’affidamento di parti di territorio da poter coltivare.
A discutere questi temi sono stati invitati oltre agli autori di Ortobello, Odetta Bordin, coordinatrice Centro di Servizi Fondazione Casa per anziani Onlus di Pieve di Soligo, Rosalisa Ceschi, assessore al sociale e all’istruzione del Comune di Pieve di Soligo, Loretta Gallon, responsabile dell'Ufficio unico dei servizi sociali dei Comuni di Pieve di Soligo e Refrontolo, Giovanni Gardenal, dottore in Agraria, Ufficio Ambiente del Comune di Pieve di Soligo, Aliou Sane, presidente dell’associazione Si può fare.
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